• Mostre

    Andrea Colombu – Linee d’ombra

    27 febbraio – 1 marzo 2019

    Scheda tecnica: 24 fogli di carta nera, screpolante e penna bianca.

    Lungo l’intera parete della galleria 24 ombre si susseguono una uguale all’altra salvo per dei segni di matita bianca localizzati nella testa.

    Non sappiamo se stiamo guardando l’ombra di noi stessi o i nostri compagni, conoscenti, sconosciuti incontrati per caso.

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    Andrea Colombu, nasce a Cagliari nel 1973 dove, tutt’oggi, vive e lavora.
    Frequenta il Liceo Artistico Statale “Foiso Fois” di Cagliari.
    Diplomatosi, a metà degli anni ’90, si trasferisce a Perugia, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci”. I primi lavori sono di quel decennio, e le tematiche iniziali che li caratterizzano risentono fortemente dell’influenza della pittura gestuale, e si rifanno a movimenti artistici come l’Arte Informale.
    Mentre la ricerca formale lo spinge nello studio delle geometrie più pure, la contaminazione dell’arte concettuale lo porta a sposare l’idea del contenuto simbolico.
    Gli ultimi anni del decennio, lo vedono nella piena sperimentazione dei materiali. Carta, pietra, ferro, carbone, gesso e inchiostro.
    Terminati gli studi accademici, nel 2000 abbandona completamente l’uso della materia per affrontare nuove tecniche e processi compositivi, come la fotografia e la grafica vettoriale, spesso supportate dal disegno.
    Processi quotidiani che assumono un carattere meditativo e introspettivo, nell’osservazione della società contemporanea.
    www.instagram.com/unodelmacabro

    foto Marco Fronteddu, Andrea Colombu

  • Ospiti

    MARAGNAMA – Cartoline da Codroipo

    8 – 9 novembre 2018

     

    L’otto e il nove novembre 2018 il collettivo Konkezuma Cagliari Drawing Club, si è insediato nello Spazio E_EMME per dare vita a due serate di libero e consapevole abuso di creatività, divertimento, amicizia, condivisione, scambio di opinioni e lavoro.

    Ci teniamo a sottolineare che anche  il consumo alcolico  è stato consapevole, condiviso e debitamente pagato dai partecipanti.  L’immagine della cassa parla da sola.

  • Mostre

    Stefano Serusi – Nuragic alliance

    6 – 22 febbraio 2019

    Scheda tecnica: Forno, wall painting, 2019, dimensioe ambiente; Nuragic alliance, 6 sgabelli di ferro laccati, 2018, altezza cm 35,5, diametro cm 3; Paese bianco, plastico: cartone vegetale, pittura murale e vernice acrilica, 2017, dimensioni variabili; Umbraghe, viscosa colorata, 2018, cm 245×195.

    La mostra Nuragic alliance riunisce le testimonianze di alcuni luoghi di riunione tipici della cultura sarda, con il fine di analizzare l’importanza degli spazi di confronto nella costruzione di una comunità.

    Paese bianco è un plastico che evoca i tratti principali delle chiese campestri, che in Sardegna sono in alcuni casi sorte negli stessi siti di santuari nuragici. Sì è prodotta quindi una convivenza di architetture di epoche diverse, che possono così essere messe a confronto, come le capanne nuragiche, le cui sedute fisse seguono il perimetro interno, e gli spazi aperti attorno alla chiesa, che, anche grazie alla versatilità di panche e sedie facilmente spostabili, si adattano a diverse forme di riunione. La ricerca sul colore, evidente nelle diverse opere in mostra, proviene da una diretta campionatura dei colori presenti nel documentario di Fiorenzo Serra “La novena” (1967), che racconta i giorni di festa presso alcuni santuari sardi, i novenari.

    L’immagine della riunione in cerchio priva di gerarchie apparenti, tipica dei contesti nuragici, è presente anche nella disposizione di un gruppo di sgabelli disegnati a partire da quelli riprodotti in miniatura nei bronzetti votivi. L’installazione invita implicitamente il pubblico a sedersi, creando quindi all’interno della mostra uno spazio fisico per dialogare. In una parete è dipinta la sagoma rosa di un grande forno: un altro dei momenti comunitari fondamentale per i sardi è infatti quello della produzione del pane, che si caratterizza per l’uso di forni in muratura particolarmente elaborati.

    L’insieme di questi elementi (gli sgabelli, il forno, il tavolo su cui si sviluppa il plastico) può essere visto come il riferimento ad un unico spazio interno, come la cucina di un immaginario museo etnografico, mentre un telo sospeso rimanda a quelli che negli spazi aperti si utilizzano per creare isole d’ombra: un altro perimetro entro il quale, ancora una volta, incontrarsi.

    foto Barbara Pau, Marco Fronteddu

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    Stefano Serusi (Alghero 1980) vive e lavora a Milano. Confrontatosi sin dall’inizio del suo percorso con spazi molto connotati, il suo lavoro si è sviluppato quasi naturalmente in interventi site specific, nei quali oggetti e opere installative possono concorrere ad una narrazione. Tra le mostre collettive più recenti: “Teatrum Botanicum”, PAV, Torino (2016) e “Progetto Città Ideale presenta Edicola Radetzky”, al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano (2016). Tra le mostre personali: “MVS€0”, presso Display (Parma, 2018), “Sleeping giant”, presso Museo Casa Manno (Alghero, 2017). A Milano è tra i fondatori di Edicola Radetzky.

    https://serusi.tumblr.com/

     

  • Short exhibition

    Nicola Cioglia – MONDOGATTO

    31 gennaio 2 febbraio 2019

    Scheda tecnica: 12 oli su carta, dimensioni 50x70cm eseguiti tra il 2018 e gennaio 2019.

    titoli: Senza titolo, T vs T, Il mio amorevole gatto Tigre, Tigre Giallo, Tigre Azzurro,  Tigre Rosso 2, Autoritratto con Tigre molto arrabbiati, Tigre su coccodrillo, Tigre Rosso 1, Senza Titolo, Mondo Tossico, Autoritratto coccolando Tigre

    Nicola Cioglia (Cagliari 1998) frequenta l’ultimo anno del Liceo artistico Foiso Fois a Cagliari.

    MONDOGATTO

    E’ almeno dal secolo scorso che la pittura ha smesso di essere un modo di guardare il mondo per trasformarsi in una enorme sinestesia che in assenza di confini predeterminati ha attraversato i sensi, unendo tutto quello che può unire. Quale che sia il soggetto, il linguaggio di riferimento o gli stilemi usati, l’atto stesso del dipingere vive oggi su un crogiolo di sollecitazioni: la pittura è materia, colore, composizione, ma anche emozione vissuto, memoria; post-figurativa e post-mediale gioca su più fronti, incrociando la visibilità del quotidiano con la artificiosa dimensione del reale.

    Insomma, se la complessità è una sorta di peccato originario della pittura contemporanea, è evidente che persino una piccola mostra come questa di Nicola, quasi monotematica, offre una molteplicità di spunti e di possibili percorsi. La si può usare come una mappa delle evoluzioni linguistiche dell’ultimo decennio o come terreno di ricerca delle citazioni figurali che si annidano nelle trame segniche; ci si può perdere nella forza evocativa del colore, seguire la stratificazione materica delle superfici, oppure occuparsi prevalentemente delle suggestioni narrative. In ogni caso ad un certo punto ci si accorgerà di aver smarrito l’obiettivo, perché la tensione contaminatoria delle elaborazioni non ammette uno sviluppo unico e direzionale. Normale che, alla fine, non ci resti che il gatto.

    PS Per la cronaca il gatto in questione esiste ed è, a tutti gli effetti, parte integrante della famiglia.

    Gianni Murtas

  • Mostre

    Alberto Marci – Fame d’aria

    16 – 25  gennaio 2019

    Scheda tecnica: THE WAY OUT IS THROUGH, 2019, Pittura, calcografia e serigrafia su cotone, 150 x 700 cm; FAME D’ARIA #3, 2019, Serigrafia e impressione manuale su plastilina, 20×20 cm, 3 pezzi; HALO 1/3, 2019, Audio stereo, 130” circa

    sinossi

    Tu: non ci riuscirai, non sei mai stato bravo (così bravo).

    Io: spiegami, allora, come sono arrivato fino a te.

    Tu: ti ci ho portato io, prima che ti fermassi.

    Io: “non ti fermi mai” dicevi.

    Tu: credevo fosse normale ricordarti.

    Io: e lasciarmi qui a metà strada, invece?

    Tu: Non ti ho mai portato più in là di dove meritassi.

    Io: non sono mai andato più avanti di dove volessi.

    scarica il catalogo: Alberto Marci – Fame d’aria

    Biografia: Alberto Marci (Cagliari 1985) ha compiuto gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze nella sezione Grafica d’Arte. La sua formazione nell’ambito delle problematiche della sperimentazione e dei linguaggi incisori e’ avvenuta nell’atelier Casa Falconieri, dove dal 1999 al 2009 partecipa ai master di sperimentazione e ricerca. Presentato alla fiera d’arte Estampa, nella sezione giovani di Casa Falconieri dal 2004 al 2009, nel 2004 e nel 2005, ottiene due borse di studio della Fundaciòn CIEC. Artista segnalato nell’edizione 2006 del “premio di grafica Pietro Parigi”. Nel 2008 e nel 2009 partecipa alle residenze sul libro d’artista “Reinventare gli Spazi” e “Laboratorio dell’Inquietudine” alla Fondazione Stazione dell’Arte a Ulassai, Sardegna. Presentato da Casa Falconieri al festival “IKASART II” 2010 a Bilbao. Nel 2010 è fruitore di una borsa Master & Back della Regione Sardegna. Artista invitato per il “1° Encuentro Alfara-CIEC” allo studio Alfara a Salamanca. Selezionato, in coppia con Maria Penela, per le residenze artistiche della “Bienal de Cerveira” in Portogallo. Attualmente sviluppa il proprio lavoro di ricerca e parallelamente si dedica all’insegnamento delle tecniche di stampa e all’editoria per altri artisti. Ha partecipato a varie mostre collettive, le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private italiane e straniere.

    www.albertomarci.com

  • Mostre

    L’Artista Regala

    27 – 29 dicembre 2018

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    Scheda tecnica:

    Lucio Pozzi, Difraction, acrilico su flashe su tavola, n.2 opere, cm30,5×22,8×2,2, 2016

    Lorenza Sannai, acrilico su pannello, Rientro cm15,2×15,2,4, Regola, Destinato, Fenomeno cm15,2×15,2×2,4  2017, Doppio Peso, Clinamen cm50,8×40,6,2,2, Scarti dell’equilibrio cm40,6×30,5×2,2, 2018

    Linda Schrenk, Il barone rampante, archival pigment print   5/10, n.6 cm150x50  2015.

    Lynn Umlauf, Senza titolo, rete metallica, plexiglas, foglio di acetato, cavo metallico, 2000

    Adriano Orrù, Sarabande sketches, contrabasso, 27.12.2018 ore 19,40

    Giacomo Salis & Marco Ferrazza, Improvvisazione, percussioni e musca elettronica, 28.12.2018 ore 20,00

    L’artista regala è un appuntamento annuale che cade subito dopo le feste di natale e si chiude con l’ultimo giorno dell’anno

    Questo anno, dal 27 al 29 dicembre, 7 artisti vi regaleranno un momento della loro ricerca poetica.

    Lucio Pozzi, Lorenza Sannai, Linda Schrank, Lynn Umlauf con le loro immagini, Adriano Orrù il 27 dicembre dalle ore 19,40 con il suo contrabasso, Marco Ferrazza e Giacomo Salis il 28 dicembre dalle ore 20,00 con musica elettronica e percussioni.

    scarica il catalogo

    www.luciopozzi.com  www.lorenzasannai.com  www.lindaschrank.comwww.lynnumlauf.com   www.adrianoorru.com  salis & ferrazza duo

  • Ospiti

    Kerlox Dynamic 3

    24 aprile 2018

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    In occasione della personale I Mani di Marco Useli, sono intervenuti i Kerlox Dynamic 3: Carlo Mascolo, trombone – Domenico Saccente, fisarmonica – Felice Furioso, batteria.

    Biografie 

    Carlo Mascolo è un compositore e arrangiatore di musica acustica, elettrificata e computer music. Ha studiato con Maurizio Patarino, Tomaso Lama, Saverio Vizziello, Michele Lomuto, Gianni Lenoci, Stefano Battaglia, Francesco Scagliola, Christian Burchard. È stato docente dei corsi pre-accademici presso il Conservatorio di Monopoli. È stato docente full time di jazz e ottoni nel Conservatorio di Gerusalemme. È stato docente full time di ottoni, musica di insieme, teoria e armonia, nel centro musicale Al-Kamandjati di Ramallah e nei campi profughi di Al- Amari, Qalandia in Cisgiordania.

    Ideatore e conduttore del progetto “Kerlox Dynamic Project” (1999) e della Orchestra di Improvvisatori “Bouh Magic Orchestra” (2010). Ha suonato in clubs e festivals di Italia, Portogallo, Spagna, Francia, Belgio, Olanda, Germania, Danimarca, Rep.Ceca, Austria, Turchia, Palestina, Marocco, U.S.A., Colombia e Argentina.

    Ha collaborato con Embryo, Christian Burchard, Michele Lomuto, Gianni Lenoci, Steve Potts, Antonello Salis, Eugenio Colombo, Chop Chop Band, Marcello Magliocchi, Mik Quantius, Lothar Stahl, Jens Pollheide, Frankestein Ballet, Lori Goldston, Nicola Guazzaloca, Monsieur Periné, Suricato, Raul Platz, Blasie Siwula, Pacho Davila, Moktar Ghania, Allen Blairman, Yuri Parvenov, Abdul Moimeme, Yedo Gibson, Vasco Trilla, Jean- Marc Foussat, Luiz Rocha, Nicolas Chientaroli, Dirar Kalash, Carlos Zingaro, , Ape5 , Vittorino Curci, Ada Rave, Renato Ferreira, George Hadow, Guy- Frank Pellerin, White Noise Generator, Paulo Chagas, Joao Pedro Viegas, Okay Temiz, Hakan Ali Tocker, Albert Cireira, Maria Do Mar. Maria Radich, Joao Madeira e Rogier Smal, James Harrar, Marshall Allen, Charles Gayle e molti altri.

    Homepage: https://www.muzicplus.it/it/chi-siamo/carlo-mascolo.html

    Domenico Saccente. All’età di otto anni intraprende gli studi di fisarmonica, che prosegue nel corso degli anni con il M° Francesco Palazzo presso il Conservatorio di Musica “Niccolò Piccinni” di Bari. Attualmente è iscritto al Conservatorio di Musica “E.R. Duni” di Matera dove frequenta il corso di pianoforte jazz. Ha partecipato a workshop con artisti di spicco del panorama nazionale e internazionale come Christian Burchard, Lothar Stahl, Jens Pollheide, Mik Quantius, Carlo Mascolo, Marcello Magliocchi, Gianni Lenoci, Marshall Allen, Lori Goldston, Morjane Mourad, Greg Burk, Joao Pedro Viegas, Yedo Gibson, Vasco Trilla, Carlos Zingaro, Paulo Chagas, Nicola Guazzaloca, Stefano Luigi Mangia, Embryo.

    Dal 2005 entra a far parte del progetto Kerlox Dynamic Project, che varia dalla world music all’improvvisazione radicale utilizzando i linguaggi propri del paesaggio sonoro contemporaneo.

    Homepage:https://www.muzicplus.it/it/chi-siamo/domenico-saccente.html

    Felice Furioso. Comincia a suonare la batteria all’età di 10 anni, con un percorso da autodidatta. Da ragazzo frequenta il corso musicale di violino della scuola secondaria di primo grado. Nel 2009 fonda con amici il gruppo “Banda Agorà” e partecipa alla manifestazione musicale Rock Targato Italia. Nel 2012 con la “Banda Agora” partecipa all’Italia Wave Festival al Circolo Degli Artisti a Roma. Nel 2014 ha partecipato attivamente ai workshop di composizione in tempo reale e musica creativa con il trombonista Carlo Mascolo, Mik Quantius, Yedo Gibson, Carlos Zingaro, Paulo Chagas e il gruppo tedesco, Embryo.
    Da un po’ di anni collabora con la Kerlox Dynamic Project, che varia dalla world music all’improvvisazione radicale utilizzando i linguaggi propri del paesaggio sonoro contemporaneo. Fin ad oggi, con questo progetto ha partecipato a tre festival internazionali di musica improvvisata, quali “Free Flow Festival 2015” ad Altamura, “Clockstop Fest 2015” a Noci, “MIA 2015 – Encontro de Música Improvisada de Atouguia da Baleia” in Portogallo. Nel 2016 partecipa alla rassegna “Aspettando il Free Flow Festival”. E’ stato uno degli organizzatori della quinta edizione del Free Flow Fest, che ha visto il coinvolgimento di artisti nazionali e internazionali della scena d’avanguardia.

    Homepage:https://www.muzicplus.it/it/chi-siamo/felice-furioso.html

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  • Ospiti

    Adriano Orrù – Cosmogonia semplice

    13 – 25 ottobre 2018

    In occasione della personale GAP di LUCIO POZZI, è intervenuto Adriano Orrù con Cosmogonia Semplice (contrabasso, sonagli, pennello, bacchetta da percussione).

    L’intervento di Orrù è aperto da un preludio improvvisato originato dalle suggestioni delle opere di Pozzi.

    A seguire la sua composizione del 2012 Cosmogonia Semplice.

    Riportiamo le parole del musicista in relazione alla sua partecipazione a GAP: “Ho pensato a una sorta di dualità tra verticale e orizzontale (due elementi che in musica hanno importanza e senso) che, senza andare a cercare una qualche somiglianza poco plausibile, mettessero in relazione queste due dimensioni attraverso la materia sonora, l’azione performativa e la presenza “importante” del mio strumento, il contrabbasso. Una geografia/geometria del suono e dello spazio.”

    Biografia: Adriano Orrù è un contrabbassista che si occupa di jazz, di improvvisazione radicale, di musica da camera e progetti multimediali. Ha collaborato in varie formazioni con Paolo Fresu, Giancarlo Schiaffini, Tony Oxley, Lenka Zupkova, AN MOKU, Gianni Mimmo, Marco Colonna, Samuel Hallqvist, Ettore Fioravanti, Roberto Cipelli, Marco Tamburini, Tino Tracanna, Andy Gravish, Tim Hodkinson, Paulo Chagas, Joao Pedro Viegas, Guy-Frank Pellerin, Maria Do Mar, Luiz Rocha, Samuel Hällkvist, François Choiselat, Mauro Sambo, Marcello Magliocchi, Victor Nubla, White Noise Generator, Simon Balestrazzi, Silvia Corda, Takatsuna Mukai, Henning Frimann, Guro Skumsnes Moe, Håvard Skaset, Paolo Angeli, Paula Gimeno, Yali Herbet. Ha inciso per la Splasc(h), Digitalis Purpurea, Comar23, TiConZero, Big Round Records, Setola di maiale, Magick With Tears, LaBèl, Pan y Rosas, Endtitles, Creative Sources, Amirani Records. Recensioni, articoli, interviste sono apparsi su: Rai Radio3, Doublebassist, All About Jazz, Il Manifesto, Blow Up, Jazz.pt e altri.

    Homepage: www.adrianoorru.com

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  • Short exhibition

    Roberto Randaccio – Carte False Lacerazioni

    2-4 maggio 2018

    Scheda tecnica: n.5  tecnica mista (acrilico e grafite) su carta (japanese album moleskine).


    Lacerazioni sono una serie di lavori in acrilico e grafite appartenenti al progetto CARTE FALSE, ciclo di opere caratterizzato dalla rappresentazione di fogli di carta mediante l’utilizzo dello stesso supporto cartaceo.

    La carta, continuamente citata e raffigurata nelle sue diverse fogge, piegata, tagliata, con strappi, diviene  strumento di indagine per ragionare su apparenza e realtà, negazione e figurazione, oltre a diventare, con la sua semplice presenza di foglio bianco aperto, testimone e critico delle opere di altri artisti.

    Lacerazioni sono una serie di riflessioni liberamente ispirate dal Cristo Morto di Holbein.

    Scarica il catalogo: Roberto Randaccio – Carte False Lacerazioni

    Biografia: Roberto Randaccio (Cagliari 1958) vive e lavora a Cagliari.

  • Short exhibition

    Raffaello Ugo – Quadreria

    7-9 febbraio 2018

    Scheda tecnica: n.15 disegni a matita colorata su carta.


    Una serie di ritratti di  vita domestica sono l’occasione per Raffaello Ugo per  invitarci a ragionare sulla memoria.

    Partendo da soggetti comuni, da gesti ed azioni quotidiane che si ripetono senza apparenti  variazioni, da piccoli episodi che  per un istante alterano il tran tran quotidiano viene costruita una quadreria della memoria individuale dove la suggestione del ricordo e la sua rielaborazione, somma di episodi analoghi, diventa occasione di ricerca del proprio io, invito ad una presa di coscienza e conoscenza di se stessi.

    Scarica il catalogo: Raffaello Ugo – Quadreria

    La non eccezionalità dei soggetti fa sì che diventino base comune di memoria per tutti, una sorta di lessico familiare, dove la memoria collettiva di amici, parenti, animali e luoghi si trasforma in un peana.

    E il suggerimento o invito che sembra scaturire dalla memoria dei nostri ricordi, che affettuosi e ironici ci fissano dalle pareti , è che  l’azione più coraggiosa che svolgiamo nella nostra esistenza, il momento eroico,  è imparare a conoscerci.

    Biografia: Raffaello ugo (Empoli, 1957) vive e lavora a Monserrato.

    Homepagewww.avvoltelinverso.org